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Chi sono

Dott.ssa Raffaella Di Rosa 


Psicologa Clinica e dell'Età Evolutiva

 

 

Servizi di:

Psicodiagnosi


 -Valutazione psicologica con l'uso dI TEST DI PERSONALITà:

 MMPI-2 (il test che si usa nella selezione del personale dei concorsi pubblici).

 CBA (per la valutazione dell'assetto cognitivo e comporamentale

 BFQ (Big Five test)

 Test di Millon 


 - Test di  Rorschach

 

- Test di intelligenza: WAIS e WISC-R

 

-Esame  neuropsicologico

 

 

Tecniche e metodi utilizzati

 

-Training Autogeno

-Terapia Immaginativa

-PNL (programmazione neurolinguistica)

-Mindfulness

 

 

Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale

 

-Psicoterapia cognitivo comportamentale per analisi e modifica del
 comportamento.


 

Info sul Sito

PERCHÈ un sito destinato alla psicoterapia porta questo titolo?

 

La risposta a tale domanda, che molti possono porsi nel valutare il titolo del sito, è da ricercarsi nel fatto che lo stato di benessere e felicità o quello di malessere e di sofferenza psicologica, che tutti gli esseri umani possono provare, non dipende solo dagli eventi esterni ma anche da come essi vengono percepiti dalle singole persone. Per  questo mi piace fare riferimento a una citazione che mi accompagna sempre: "La vita è per il 10% ciò che ti accade e per il 90% come tu reagisci alle cose che ti accadono" John Maxwell


Un esempio che può aiutare nella comprensione di tale affermazione è quello relativo al fatto che il medesimo evento vissuto da due persone, viene valutato in modo completamente diverso. La realtà esterna, gli accadimenti, non costituiscono quindi una condizione obiettiva, ma rappresentano il risultato anche dell’interpretazione che gli esseri umani forniscono a ciò che accade loro..

 

 

Possiamo quindi immaginare di conseguenza che attenuare una condizione di sofferenza psicologica, possa dipendere da come un essere umano sia capace, o meno, di influire sulle proprie caratteristiche che determinano la percezione degli eventi, ma anche da come percepisce sè stesso in funzione di essi. Vi è un circolo di ritorno tra il mondo esterno e quello interno, uno influisce sull'altro e viceversa, ma tutto parte dal sè e si fa dunque necessario attuare un cambiamento che parta da dentro, per riuscire a vedere un cambiamento anche nel mondo esterno: frase emblematica in questo senso è “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”  Mahatma Gandhi

 

Essere aiutati nel comprendere quali elementi  concorrono nel creare sia la causa iniziale della sofferenza che il suo mantenimento nel tempo, acquisire  strategie e procedure per eliminare o attenuare i propri stati di dolore, significa agire sui propri stati interni sia emozionali, sia fisiologici, sia cognitivi, sia comportamentali, cioè "partire da sè stessi" per arrivare a raggiungere il benessere psicologico, affacciandosi a nuovi orizzonti prima non percepiti e, in base a determinati strumenti forniti nel corso dell'intervento, attuare un moglioramento della qualità della propria vita, obiettivo ultimo di qualunque terapia.

Come si svolge una Psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Per fornire chiarezza sul tipo di percorso che andremo a intraprendere è utile chiarire le varie fasi:

 

Nel primo colloquio, dopo aver raccolti i dati del paziente (generalità, indirizzo, studio, professione, famiglia, lavoro,  assunzione farmaci, etc.), è importante conoscere i motivi che lo spingono al richiesta di aiuto.

Se il motivo di tale richiesta è riconducibile, come spesso accade, ad un preciso stato di sofferenza, è utile conoscere quando questa condizione è iniziata, con quale intensità si presenta, con quale frequenza (oraria, giornaliera o settimanale) e quali conseguenza essa ha nella vita del soggetto. Nel primo colloquio è altresì importante valutare se il paziente è in grado, o meno, di formulare una ipotesi sulla origine del disturbo che lo affligge.

 

E’ abbastanza comune che i pazienti siano consapevoli sulle eventuali origini del loro disturbo, tuttavia, è molto frequente che il soggetto non riesca ad avere una idea chiara del perché il disturbo perdura nel tempo e di come poterlo eliminare o attenuare.

 

La psicoterapia ad approccio Cognitivo-Comportamentale ha sviluppato degli strumenti d’indagine conoscitiva, testati e validati ormai da decenni in ambito scientifico, che consentono di fornire una risposta non solo sull’origine del disturbo ma, fondamentalmente sui meccanismi che hanno consentito il suo perpetuarsi nel tempo e che ne hanno impedito la guarigione.

 

Uno degli strumenti per indagare sui meccanismi di mantenimento dei vari disturbi è l’ANALISI FUNZIONALE DEL COMPORTAMENTO.
Dopo aver raccolto le motivazioni che hanno spinto il paziente verso la richiesta di aiuto, è necessario che lo Psicoterapeuta effettui una valutazione diagnostica delle sue caratteristiche psicologiche. Questa si effettua sia attraverso il colloquio clinico, sia con la somministrazione di test psicologici, sia effettuando una valutazione obiettiva, attraverso la regis
trazione del PROFILO PSICOFISIOLOGICO.

Questa procedura d’indagine che costituisce una prerogativa esclusiva della PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE si effettua con uno strumento chiamato BIOFEEDBACK, che consente la rilevazione contemporanea di alcuni parametri bioelettrici che hanno una elevata correlazione con alcuni Disturbi, in particolare modo con i Disturbi D’ansia e con i Disturbi Dell’Umore consentendone di rilevarne, eventualmente, la loro presenza.

 

La psicoterapia COGNITIVO-COMPORTAMENTALE, dopo la fase della valutazione diagnostica propone quindi ai pazienti l’uso di TECNICHE specifiche di risoluzione dei problemi, adattate ai vari tipi di personalità dei singoli soggetti.

COSTRUIAMO INSIEME I TASSELLI DEL BENESSERE PSICOLOGICO

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