
Partire da sè
...per affacciarsi a nuovi orizzonti
Pendemia da covid- 19,
quali effetti sulla nostra salute mentale?

Nei mesi scorsi si è verificata una situazione alquanto rara e pericolosa per la nostra salute, tanto che l'OMS ha dichiarato lo stato di PANDEMIA GLOBALE in pochi giorni e purtroppo tutti ne conosciamo gli sviluppi...
A tutt'oggi la situazione sembra essere migliorata, ma nessuno ci ha confortato dicendo che la cosa è completamente contenuta, anzi i dati in alcune parti del mondo (in Italia stessa) sono ancora allarmanti e le misure di contenimento ancora oggi in atto, tanto che il presidente del consiglio attuale ha prolungato lo stato di allerta fino al prossimo autunno. Risultato? Preoccupazioni, incertezze, paure che si alimentano sempre più... In ognuno di noi è presente un disagio legato a questa condizione, chi più chi meno ne ha risentito, sia in termini economici ma anche in termini di salute mentale...
Non siamo fatti per reggere situazioni di allerta o tensione troppo a lungo, perciò purtroppo in alcuni soggetti (più vulnerabili da un punto di vista cognitivo e/o emozionale), si sviluppa poi una situazione di ipocondria, intesa come tendenza a eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute, percependo ogni minimo sintomo come un segnale inequivocabile di infezione da nuovo Coronavirus.
Paura dell'ignoto quindi, perchè il Coronavirus è piccolo, sfuggente, invisibile all’occhio umano, sconosciuto, facilmente trasmissibile e ciò scatena le paure più profonde di un qualche elemento incontrollabile che dall’interno che ci possa distruggere....
QUALI EMOZIONI AIUTANO A MANTENERE UN COMPORTAMENTO CORRETTO?
Una limitata dose di paura e allerta sono necessarie, anzi fondamentali per potersi attivare senza perdere di lucidità. Seguire le poche ma preziose indicazioni delle autorità sanitarie richiede un minino di attivazione e concentrazione.
QUALI BISOGNA IMPARARE A GESTIRE?
Il limite fra una attivazione funzionale (eustress o stress positivo) e un eccesso di allerta, con comportamenti poco lucidi e controproducenti (distress o stress negativo) è sottile.
POSITIVO O NEGATIVO QUINDI?...
Come facciamo a distinguere se le paure che ci invadono sono positive, ossia funzionali al nostro stile di vita (quindi come dicevamo prima, quelle che ci proteggono da potenziali pericoli), oppure sono eccessive (quindi meno controllabili, se non con l'intervento di alcune modalità di contenimento dell'ansia tramite l'uso del pensiero, razionalità) che invece ci danneggiano?
Facile: se portano conseguenze negative sul nostro stato di salute, quindi modifiche al nostro ciclo di sonno- veglia ad esempio, oppure alle nostre attività quotidiane legate alla nostra sopravvivenza come il mangiare, il lavarsi, uscire per andare a lavorare o semplicemente sbrigare commissioni, sono dannose e compromettono il nostro equilibrio, alimentando paure immotivate e stati d'ansia eccessivi che sfociano poi in altre problematiche.
Se così fosse possiamo iniziare a parlarne con qualcuno, che sia un parente o un amico, per iniziare ad avere una visione alternativa e forse meno auto-centrata della cosa, ma se sentiamo che ciò potrebbe non bastare ad alleviare il nostro stato d'animo, perchè la cosa si ripresenta anche in maniera insistente e la nostra mente si affolla di pensieri strani, catastrofici, beh allora forse è il caso di rivolgersi ad un professionista della materia, uno psicologo - psicoterapeuta, che possa indirizzare le nostre preoccupazioni verso un miglioramento della qualità della vita.